VILLA ROMANA DI RUSSI CHIUSURA AL PUBBLICO DAL 22 FEBBRAIO 2021
Via Fiumazzo
48026 Russi (RA)
tel. 0544 581357
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ORARI DI APERTURA
Mercoledì e Venerdì dalle ore 13.00 alle 18.00 (chiusura biglietteria e ultimo ingresso 30 minuti prima degli orari indicati) chiuso nei giorni 1 gennaio e 25 dicembre
MODALITA' DI ACCESSO:
Si comunica che questo istituto s'impegna per offrire al pubblico un orario di visita quanto più esteso possibile, nel rispetto dei criteri per l'apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali previsti dal D.M. del 30 giugno 2016, in attesa che vengano espletate le previste procedure concorsuali finalizzate al superamento delle attuali carenze organiche e al conseguente incremento del personale in servizio. |
Ingresso intero € 3,00 agevolato € 2.00 giovani di età tra i 18 e i 25 anni gratuito per tutti i cittadini di età inferiore a 18 anni. sono previste ulteriori agevolazione per l'ingresso consulta il seguente link: https://www.beniculturali.it/agevolazioni |
LA VILLA ROMANA DI RUSSI
Clicca qui per guardare il video di presentazione del Museo
Foto 1: L’area archeologica della Villa romana di Russi.
L’area archeologica della Villa romana si trova appena fuori dall'attuale centro urbano di Russi all’interno di un Area di Riequilibrio Ecologico, dove la vegetazione e la fauna sono composte da molte specie tipiche della pianura padana, ma non più visibili nelle zone fortemente antropizzate.
La Villa romana, rivenuta negli anni ’50 del 1900, costituisce uno degli esempi meglio conservati di villa urbano-rustica dell’Italia settentrionale ed esemplifica una delle tante residenze appartenenti a proprietari terrieri che punteggiavano le campagne dell’Emilia Romagna in età romana. Il suo aspetto attuale è il risultato di ampliamenti e trasformazioni successive databili tra la tarda età repubblicana (fine II - inizio I secolo a.C.) e la media età imperiale (II secolo d.C.). Era allora il centro di un podere agricolo, che vendeva i suoi prodotti come approvvigionamenti della flotta navale imperiale (classis praetoria) stanziata a Ravenna a difesa del Mediterraneo orientale. La collegavano a Ravenna sia il vicino fiume Lamone sia la via Faventina, che partiva da Firenze e attraverso Faenza giungeva a Ravenna.
Pianta della Villa
La villa è composta da un nucleo principale rettangolare, con l’ingresso situato a sud, attraverso un cortile aperto (30). All'interno, attorno a due cortili porticati (1, 4), si articolano il quartiere padronale e quello produttivo.
Il quartiere padronale, situato a nord, costituiva l'abitazione del proprietario, il dominus, quando questi risiedeva nella villa. Esso comprendeva uno dei cortili porticati (1), le cui colonne erano dipinte in rosso, e una serie di stanze pavimentate a mosaico: il tablinum, la sala dove il dominus riceveva gli ospiti (5); il triclinium, destinato ai banchetti (16); cubicula, per il riposo sia diurno (6-9) sia notturno (10, 13-15); una sala da pranzo (12).
Foto 2: Il tablinum.
.
Foto 3: I cubicula per lo studio e il riposo diurno. Foto 4: I cubicula per il riposo notturno.
I pavimenti, ben conservati, sono per la maggior parte in mosaico bianconero a decorazioni geometriche, in uso in Italia settentrionale nel I e II secolo d.C. I muri presentavano pitture a vivace policromia con motivi vegetali, piccoli animali e imitazioni di decorazioni in marmo.
Sul lato ovest del cortile maggiore (4) era situato l’alloggio del procurator, l’amministratore, che si occupava della villa in assenza del dominus, composto da ambienti di dimensioni minori, con pavimentazioni a mosaico dalle decorazioni più semplici (19-21). Affianco a esso era una fornace per la ceramica (22), attualmente interrata, un ambiente con macine (23) e una grande cucina con pozzo e focolare (24-25).
Il lato est, invece, ospitava la parte produttiva, in cui si distinguono due magazzini (2, 34) e un torcularium (3) per la produzione del vino: una struttura sopraelevata pavimentata in mosaico a tessere appuntite bianche era collegata ad una adiacente vaschetta di raccolta dei liquidi.
Foto 5: Il torcularium.
A est del complesso principale era un grande cortile (47), che comprendeva un frutteto, in cui sono stati rinvenuti i ceppi degli alberi da frutto (meli, peri e viti), e un orto-giardino, da qui si accedeva a un complesso termale (52-57).
I materiali rinvenuti nello scavo della Villa romana sono in parte esposti nel Museo Civico che il Comune di Russi ha allestito nei locali della Rocca: si tratta perlopiù di intonaci dipinti, oggetti d'uso quotidiano in metallo o in terracotta e vasi da mensa in ceramica e vetro.